È possibile trovare una sintesi fra le strutture architettoniche degli allestimenti temporanei, tecnologia e bellezza, coniugando sostenibilità economica e sostenibilità ambientale?
L’Osservatorio allestimenti ha voluto dare una risposta al quesito durante il workshop Eventi sostenibili fra presente e futuro: Focus su tecniche di costruzione e materiali organizzato in collaborazione con il Tecnopolo di Rimini, CIRI FRAME Università di Bologna, CNR Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività di Bologna che si è svolto il 7 novembre nella giornata inaugurare di Ecomondo.
La risposta è sì: si può coniugare bellezza e sostenibilità degli allestimenti temporanei sia dal punto di vista economico che ambientale. Non ci sono materiali da demonizzare ma materiali da trattare in maniera ecosostenibile.
Il legno ed il truciolare, insieme all’alluminio, rimangono i grandi classici degli allestimenti temporanei. La fantasia però non ha limiti. Un esempio? Allestimenti effettuati con la canna italiana simile al bambù ma meno costosa.
Il legno si conferma un materiale dalle qualità straordinarie con applicazioni avveniristiche: legni resi trasparenti o compatibili con applicazioni elettroniche.
Anche per il lay out di intere manifestazioni fieristiche ci sono novità. Affianco alla geometria cartesiana degli angoli a 90° si affiancano lay out ispirati alla geometria dei frattali presi in prestito dalla natura.
Basilare lo studio del Life Cycle Assessment per rilevare gli impatti ambientali degli allestimenti temporanei calcolati in maniera scientifica e comunicati al mercato in maniera limpida.
I relatori che si sono avvicendati nel corso dell’evento sono stati:
- Vincenzo Palermo: Legno, metallo e plastica: storia dei materiali da costruzione e del loro impatto sull’ambiente.
- Raffella Laezza: Da Cartesio all’Eco Generative architecture
- Fabrizio Passarini: Presentazione del Life Cycle Assessment di Prostand, azienda specializzata in allestimenti temporanei
- Mirco Zamponi: La certificazione di Ecomondo come evento sostenibile (ISO 20121)